I  nostri Progetti 

Il Nostro Spazio

Il progetto intende offrire l'opportunità di proseguire un percorso educativo, al termine della scuola secondaria, che permetta di continuare a sviluppare la crescita personale, le proprie abilità e le autonomie pratiche e sociali al fine di favorire la costruzione di rapporti sociali positivi all'interno dei membri del gruppo, nonchè l'occupazione degli stessi in attività misurate alle proprie capacità. 

Attività proposte:

  • coltivazione e manutenzione dell'orto;
  • manutenzione del verde;
  • laboratorio di creatività;
  • laboratorio di danza-movimento o yoga;
  • laboratorio di informatica;
  • laboratorio dell'euro;
  • laboratorio di cura della persona;
  • attività pedagogiche finalizzate allo sviluppo di maggiori competenze sociali.

Post Scuola

Il servizio di supporto scolastico serve a fornire un aiuto guidato nello studio per affrontare le difficoltà scolastiche con maggiore serenità e consapevolezza. Il servizio prevede il coinvolgimento di operatori qualificati e formati in ambito educativo e dell'apprendimento.

           Il giardino interiore 

L'azione prevede la realizzazione di lezioni di yoga per ragazzi adolescenti dal 15 ai 20 anni circa. L'attività punta a favorire un clima disteso, volto all'inclusione e alla sospensione del giudizio nel quale i partecipanti possano sentirsi liberi e a proprio agio. Particolare attenzione è data alla fase di accoglienze e alla respirazione. Lo yoga si può intendere come un percorso alla scoperta e conoscenza di sé, infondendo tranquillità d'animo che si ripercuote positivamente sulla relazione con se stessi e con gli altri. Aiuta gli adolescenti a entrare in contatto con le loro emozioni più profonde.


Together: disabili e anziani

Il progetto permette ai ragazzi che frequentano il CSE La Casa del Cuore Aps di partecipare a un'occasione di avviamento all'autonomia e al lavoro. I giovani interessati, a cui è richiesto un impegno di minimo 1 ora e massimo di 2 ore al giorno, per 2 giorni alla settimana, potranno vivere un'interessante esperienza formativa nell'ambito del servizio ristorazione della RSA: i ragazzi opereranno per le prime volte in affiancamento e con la supervisione degli operatori nello svolgimento delle attività. In base alle loro capacità e attitudini, potranno poi svolgere attività specifiche. Il progetto offre ai ragazzi un'opportunità esperienziale che contribuirà a valorizzare le loro attitudini e li aiuterà nell'orientamento professionale, a fronte della messa a disposizione del proprio tempo libero e delle proprie capacità.

Gli obiettivi che ci si prefigge durante il percorso sono volti a promuovere abilità e repertori socialmente significativi che consentono di migliorare la qualità della vita della persona, della famiglia e del contesto sociale di riferimento. Tali percorsi si propongono di migliorare le abilità e competenze del ragazzo promuovendone l'acquisizione di autonomie socio-relazionali e di vita quotidiana.

La sede in cui si svolgerà l'attività è situata presso l'RSA La Rocchetta di Albuzzano (PV) Le attività progettuali saranno svolte prevalentemente dal lunedì al venerdì.

La Presidente del CSE Katia Liso, quale responsabile del progetto "TOGETHER 2023", adotterà gli atti e provvedimenti necessari per la gestione dello stesso. Coordinatrice del progetto "TOGETHER" è la sig.ra Cristina Esposito, responsabile dei progetti del CSE.

Attori per l'ambiente

Il progetto  vuole rendere protagonisti questi ragazzi  nell'educazione ambientale attraverso la realizzazione di videomodeling e di laboratori creativi. I ragazzi svilupperanno conoscenze, abilità e autonomie e contribuiranno alla divulgazione di comportamenti e scelte eco compatibili e a basso impatto ambientale, coniugando inclusione sociale e bisogno di consapevolezza ambientale. La vodeomodeling è una modalità di insegnamento innovativa che, utilizzando le registrazioni video, fornisce un modello visivo dei comportamenti e delle abilità mirate. Questi video interpretati dai ragazzi potranno insieme ai laboratori creativi esse proposto nelle scuole per educare a comportamenti eco sostenibili e ad acquisire abitudini che permettano di ridurre consumi energetici e sprechi (raccolta differenziata, utilizzo corretto dei dispositivi elettrici, ecc..)

Questo aiuterà non solo gli alunni a maturare una conoscenza ambientale ma supporterà gli insegnanti e i professionisti con un ausilio adatto ai ragazzi con disabilità e con limitate capacità verbali o di conoscenza della lingua italiana, creando inclusione. I laboratori creativi realizzati nel centro diurno verranno proposti alle scuole attraverso la manipolazione e il riciclo di materiali di uso domestico. I ragazzi creando strumenti musicali, muoveranno i primi passi nel mondo della musica. Attraverso i laboratori di teatro i ragazzi del centro diventeranno attori e registi per l'ambiente realizzando i video.

Progetto di teatro - comunicazione espressiva

Per comunicazione espressiva si intende una pratica con finalità psicoeducative e riabilitative che pone l'attenzione sulle capacità comunicative di ciascun individuo. Le attività proposte hanno l'obiettivo di potenziare le capacità espressive e quindi relazionali di ciascun membro del gruppo di lavoro partendo dalla conoscenza di sé e utilizzando il contesto di gruppo come luogo in cui sperimentare. Il percorso valorizza l'esperienza soggettiva e la relazione con gli altri, aiuta ad entrare in contatto con le proprie emozioni, con il proprio corpo e stimola le funzioni cognitive principalmente attraverso il movimento e il gioco.

Il movimento e il gioco non sono quindi il fine quanto più un mezzo tramite il quale è possibile scoprirsi e conoscersi. L'intervento sul corpo attraverso il movimento permette di sviluppare abilità propriocettive ed esplorare nuove vie espressive che coinvolgono le emozioni.

L'utilizzo di giochi più o meno strutturati permette al soggetto di esprimere le proprie emozioni e scoprirle in un contesto divertente e stimolante che porti con sè regole da rispettare ma allo stesso tempo dia libertà nel proporsi con le proprie caratteristiche, stimolando la ricerca di modalità espressive differenti. Il contesto di gruppo in cui avviene l'attività ha inoltre un ruolo cruciale in quanto permette al soggetto di scoprirsi e conoscersi nella relazione con l'altro, sperimentando le proprie capacità comunicative attraverso uno scambio attivo.

L'esperienza espressiva, vissuta nel gruppo, oltre a migliorare la comunicazione, non verbale e verbale, induce un miglioramento della percezione e della rappresentazione di sé, della sfera emotivo-affettiva e delle capacità cognitive dei soggetti che vi partecipano. 

FASE 1: conoscenza degli utenti attraverso attività ludiche specifiche e stimolazione sensoriale di base attraverso esercizi che coinvolgano la propria percezione corporea nello spazio. –

FASE 2: stimolazione ed esplorazione del proprio e altrui mondo emotivo attraverso attività ludico specifiche. 

FASE 3: sperimentazione del proprio e altrui mondo emotivo e di nuovi modi di comunicare con l'altro attraverso attività più strutturate come il role playing e giochi di mimo e imitazione che stimolino il contatto con l'altro. –

FASE 4: riconoscimento del valore del gruppo come luogo in cui ognuno può portare il proprio unico contributo attraverso attività specifiche, condivisione di storie, ideazione e costruzione di un prodotto finale. A seconda del bisogno espresso dall'utenza e a quanto emergerà nel corso del laboratorio ci si riserva di modificare o ripensare ciascuna delle precedenti fasi 

Progetto Sù le mani

Trasformare un burattino, un pupazzo, o un qualunque oggetto inanimato in qualcosa che diventa vivo e che, grazie a questo cambiamento, riesce a raccontare storie e a comunicare emozioni è un'esperienza straordinaria. Da tempo viene oramai riconosciuta l'importanza dell'utilizzo del Pupazzo nella relazione d'aiuto,utilizzo ad ampio raggio rivolto cioè a tutte le categorie del disagio. Un ambito in cui è particolarmente efficace l'intervento del Pupazzo è quello del disagio psichico,in particolare coi soggetti autistici., dove il Pupazzo diventa strumento per una comunicazione più ampia, originale, immediata e lineare. Il percorso che conduce a questa condizione è quello dell'attore burattinaio, posizione privilegiata che permette di essere fino in fondo se stessi senza "mettersi in mostra", di mostrare le proprie emozioni e le proprie capacità sfruttando la "protezione" di qualcun'altro o qualcos'altro: il Pupazzo appunto. Portare questo strumento e questa modalità nella relazione coi soggetti con fragilità può diventare una opportunità sia di creare un momento ludico che di permettere un crescita personale verso una conoscenza più ampia delle proprie emozioni, una comunicazione e una gestione più equilibrata e consapevole delle proprie paure e dei propri bisogni nel rispetto di sé e dell'altro e per entrambi i soggetti. Dunque ad una condizione di Ben-Essere. I partecipanti costruiranno il proprio personaggio partendo da un calzino ed utilizzando materiali di recupero, e attraverso esercizi e tecniche teatrali di base impareranno ad animarlo. L'esperienza potrebbe concludersi con una restituzione di ripresa video. Il laboratorio è rivolto ai ragazzi con diverse fragilità che potranno utilizzare il pupazzo/calzino come ponte nella comunicazione a scopo terapeutico o puramente di relazione con l'altro. Il laboratorio può articolarsi in un incontro di un'ora una volta alla settimana per un totale di 10 incontri.